Di Luigi Cavallito
Eggers della prima ora, racconta la factory “dal di dentro”. Era il 2009, il sito non diceva qualcosa di particolare se non “partecipa al contest, entra in Egg 2.0“. Il tema “l’indisciplina della comunicazione” non era di quelli di cui si chiacchiera al bar con gli amici, ma era sicuramente un argomento allettante con cui mettersi alla prova.
I vincoli erano proprio pochi “crea qualcosa che sia comunicabile” e Il Premio, diverso da ogni altro e per quello molto più valido. In pratica si aveva la possibilità di entrare a far parte di una factory creativa, circondato da propri coetanei tra i 18 e i 28 anni, accompagnati da tutor esperti. In cosa, l’avrei capito solo dopo.
Nel video istituzionale una frase mi aveva colpito più delle altre “il palcoscenico per il tuo talento è il mondo, ma il mondo è un posto troppo grande perché qualcuno se ne accorga”. Contate che una delle mie principali attività era fare il musicista per cui con i palchi ho sempre avuto un rapporto particolare, ma il mondo, quello si che era interessante. E lo è ancora.
In ogni caso ho partecipato. Mi son divertito, sono piaciuto, sono salito a bordo. Sono passati 4 anni, Egg è diventata Eggers e di giovani talenti ne sono arrivati parecchi, più di 50. Ognuno con il suo carico di aspettative, difficoltà, talento ed in modi diversi l’anno in Eggers 2.0 li ha resi, ci ha resi un po’ più consapevoli di chi vorremmo essere e di come fare per diventarlo.
Si dice che la fortuna aiuti gli audaci e se penso alla mia vita, in questi anni posso dirvi che nel mio caso tanti puntini si sono uniti e continuano a farlo e la fortuna non sta tanto nel fatto che la mia vita sia cambiata, perché ho partecipato ad un contest, bensì perché le persone che ho incontrato sono quelle con cui ancora cerco di costruire un piccolo pezzo di mondo che sia nostro non solo nei contenuti ma anche nello spirito.
All’inizio eravamo una quindicina, oggi siamo quasi il doppio e non ci fermiamo, anzi ogni anno lanciamo un nuovo contest, per dare la possibilità a chi ha talento di trovare un mestiere o almeno di capirlo, sviluppare la propria creatività e passare un anno in un ambiente stimolante mentre si lotta con progetti concreti per clienti esigenti, alla ricerca di idee sempre nuove.
Quest’anno il tema è “il gioco”, il contest scade il 30 giugno e anche quest’anno non cerchiamo delle fotocopie di noi stessi ma registi, illustratori, art, digital. che abbiano voglia di lavorare in gruppo, discutere, condividere le proprie idee.
Ad Eggers 2.0 semplicemente proviamo a costruirci un futuro, insieme e se ci pensate è una bella attività, visto che sarà il luogo che frequenteremo per il resto della nostra vita. Chissà, forse una parte di questo viaggio la faremo insieme. Se vi va di entrare la porta è già mezza aperta, spalancarla dipende unicamente da voi.