Un Caffè 2.0 con Milkyeyes
“Faccio il videomaker di professione. Ma ora mi piace dire che faccio i cartonati animati. Così sembro più simpatico, non credete?”
Arriva in ritardo, come tutti i veri artisti devono fare, si accomoda sul famoso divano dei nostri Caffè 2.0, e si mette subito a suo agio.
Davide Sansone aka Milkyeyes rinuncia alle parole e per presentarsi preferisce proiettare alcuni dei suoi video. Uno per ognuna delle molteplici tecniche che utilizza per creare i suoi picassiani cortometraggi.
Da un loop basato sul meccanismo del flipbook…
…ad un progetto ancora tutto in progress – Portrait – dove ad essere animate sono delle fotografie. E il risultato fa un po’ rima con Beckett e un po’ con Lynch (figura a cui Milkyeyes si ispira moltissimo).
Con l’aiuto della redazione di ContemporaryArt blog e delle preziosissime Cards le domande non mancano…
Continuano a scorrere i suoi video e le nostre facce sono un pot-pourri di emozioni, risate, sgomento e meraviglia, mentre Milkyeyes li presenta con grande naturalezza e umiltà. Del resto, per sua stessa ammissione, nei suoi video non fa altro che riversare il mondo così come i suoi occhi lo dipingono e glielo restituiscono.
“La mia creatività è una distorsione della realtà, mi guardo in giro, osservo e la mia immaginazione comincia a trasformare le cose intorno a me. Il bello per me è creare emozioni e non ragionamento.”
E quando gli chiediamo quale sia il significato nascosto nei suoi lavori, lui ci saluta con un sorriso e una domanda: “Che significato ha la parola significato?”
Potrete vedere l’intervista integrale presto, molto presto sul blog di ContemporaryArt, ma nell’attesa gustatevi questa intervista realizzata da Canal+ Francia.
Milkyeyes
Videomaker