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Un Caffè 2.0 con Emanuele Sferruzza Moszkowicz

Come nasce la performance artistica Scribblitti? Ci vuole una grande parete bianca e liscia. Un pennarello. Una scaletta. E un artista per cui la celebrazione della vita non si interrompe mai. Ma davvero mai. Per questo il nostro caffè con Emanuele Sferruzza Moszkowicz, che ci racconta di sé e dei suoi progetti, è durato tre ore. Tre ore di domande, risposte, suggestioni, provocazioni, considerazioni teoriche, aneddoti, resoconti, premesse e valutazioni. Tre ore di condivisione e di scambio ininterrotte.

«Quando trovi un tassello in più, quel pizzico di senso dell’umano che per fortuna – ti dici – qualcuno ha creato. Ecco cos’è l’arte per me.»

È difficile riassumere la biografia artistica di Emanuele in arte Hu-Be. Partiamo da Scribblitti: sono giganteschi disegni a mano libera su parete che si sviluppano in assenza di un canovaccio precedente. Ma è solo uno dei tanti progetti di Emanuele. Oltre a quelli che trovate nel suo archivio online hu-be.com e che lo hanno portato alla Biennale di Venezia, questo artista e comunicatore ha tenuto per anni un blog sul Post, ha viaggiato per tutta la sua vita. Nato da padre italiano e madre francese a Reggio Emilia, dove è tornato a vivere recentemente, se dovesse scegliere una città nel mondo, ora come ora, andrebbe a Pechino: è lì secondo lui che stanno succedendo le cose più interessanti.

A Hu-Be abbiamo chiesto davvero di tutto – dalla sua colazione preferita, i ghiaccioli, al suo rapporto (a volte frustrante) con i galleristi – ma quello che ci è rimasto di più di questa mattinata insieme è l’invito che ci ha fatto a metterci in gioco, a rimanere aperti, perché è soprattutto nel casuale e nel non programmato che si può trovare un arricchimento che possa ispirare la nostra creatività. E che squattare divani in giro per il mondo è più semplice di quanto non sembri: basta chiedere.

Emanuele Sferruzza Moszkowicz

Artista

Un Caffè 2.0 con Emanuele Sferruzza Moszkowicz

Come nasce la performance artistica Scribblitti? Ci vuole una grande parete bianca e liscia. Un pennarello. Una scaletta. E un artista per cui la celebrazione della vita non si interrompe mai.