Un caffè 2.0 con Carlo Boccazzi Varotto
«Non creiamo solo condivisione, ma anche personal empowerment»
Carlo Boccazzi Varotto è un ricercatore economico a cui vengo delle ottime idee. Per raccontarci la più recente è partito da un esempio che ci riguarda tutti da vicino: gli occhiali – ci illumina – non sono altro che protesi necessarie alla nostra vita quotidiana e che, tra gradi delle lenti e colori della montatura, sono fortemente customizzate. Ragionando su questo ha avuto un’intuizione intelligente su come unire le potenzialità delle nuove tecnologie a dei bisogni particolari. Così è nata Hackability, una non profit che mette insieme la creatività di designer, maker e artigiani per sviluppare oggetti per disabili sfruttando le potenzialità del digitale: i prototipi degli oggetti vengono rilasciati online, e in open source, per garantire la loro riproducibilità, opportunamente customizzata, su larga scala. Dalla sua fondazione, nel 2015, Hackability ha collaborato con il Politecnico di Torino, con realtà estere e con aziende italiane come Barilla, diffondendo l’innovazione a impatto sociale. Il primo oggetto che hanno costruito – ideato, come gli altri, a partire dalle richieste e dai suggerimenti di chi vive la disabilità in prima persona – è una forchetta di cui si può scaricare il modello online dopo averlo adattato alle proprie misure, un discorso fondamentale in particolare per i bambini che crescono in continuazione. Ma un altro target di interesse per Hackability è quello degli anziani, il settore del cosiddetto “aging”: anche l’invecchiamento implica alcune forme di disabilità. Pensiamo, ad esempio, alla forza che ci vuole per aprire una lattina o per spezzare una tavoletta di cioccolato: anche cose apparentemente così semplici per alcuni possono diventare complicate. Per questo motivo Hackability si impegna nella ricerca di soluzioni che siano non solo riproducibili, ma anche accessibili da tutti.
Carlo Boccazzi Varotto
Ricercatore economico