L’EGGSPERIENCE di Luigi
Un’esperienza in Eggers non è facilmente riassumibile in poche righe, nel mio caso specifico è ancora più complicato considerando che scrivere è sempre stato il mio tallone da killer.
Sono arrivato nel pollaio fresco d’università, spaesato, spaventato e spettinato, fra quelle mura senza finestre (lo posso dire?) ho imparato moltissimo, dalla grafica alla geografia. Ah! Ho anche imparato a bere il caffè e a rinominare i file in modo giusto (una di queste due affermazioni è una bugia).
Se dovessi usare una sola parola per descrivere i mesi trascorsi in Eggers sceglierei “intensi”, sotto ogni punto di vista, nel bene e nel male, in ricchezza e in povertà.
Luigi