Cos’è il genio?
1% ispirazione, 29% sudore, 5% improvvisazione, 8% aspirazione, 7% contemplazione, 15% esplorazione, 13% frustrazione quotidiana, 11% imitazione, 10,9% disperazione e 0,1% pura euforia.
È una descrizione molto realistica e accurata fatta da uno dei più brillanti fumettisti in circolazione: Grant Snider, ortodontista di giorno, artista di notte. Arriva da Wichita (Kansas) e ha conquistato tutti con il suo libro “The Shape of Ideas”, un’esplorazione illustrata e spensierata del processo creativo tra gioie e insidie.
Perché il lavoro creativo, a parte quei rari momenti di pura ispirazione, è un vero e proprio lavoro e – come tutti gli altri lavori – richiede impegno e disciplina. Lo sa bene Grant che si sveglia alle 5:30 quando tutto tace, anche e soprattutto i suoi figli, per poter disegnare e poi andare a lavoro. Ha cominciato nel 2009 quando si è prefissato l’obiettivo di realizzare almeno un fumetto a pagina intera a settimana e lì è nato il suo blog Incidental Comics dove crea con ostinazione costante.
Grant è una mente impaziente, lavora per raffiche di ispirazione, preferisce l’haiku al lungo poema e la sincerità al cinismo di altri suoi colleghi. Nei suoi fumetti cerca e ci offre sempre una via d’uscita, per quanto astrusa o bizzarra possa essere.
Lo stesso libro, “The Shape of Ideas”, vuole essere un auto-aiuto per lui e un incoraggiamento per tutti noi che siamo sempre alla ricerca di idee. Ci sono le muse del processo creativo a guidarci, un personaggio brontolone e un po’ introverso, e l’umorismo gentile e giocoso di Grant.
Qualcuno ha definito il suo genere fumetto ideativo (ideational cartooning), realizzato con un linguaggio condensato e immagini forti che lasciano al lettore nuove chiavi di lettura. Gli ingredienti salienti? Ironia, filosofia, poesia e tanta esilarante fantasia.
Se vi abbiamo convinto, il libro è questo. E se volete saperne di più, leggete questa bella intervista pubblicata su Los Angeles Review of Books.
Mi sento un po’ più a mio agio con la vulnerabilità nel mio lavoro. Se non sei disposto a presentare ai tuoi lettori alcun tipo di vulnerabilità, non puoi connetterti a un livello profondo. Solo quando un’opera è aperta e onesta riflette la verità.