Cos’è “casa” per noi?
Quali sentimenti, quali odori, quali ricordi evoca?
Cosa significa essere lontani da “casa”?
È possibile ritrovare le stesse sensazioni in altri luoghi?
Nel cortometraggio animato “Journey Birds” della filmmaker e illustratrice israeliana Daphna Awadish ascoltiamo le risposte e le riflessioni di chi non vive più nel proprio paese natale e racconta cosa significhi andar via e diventare parte di una nuova cultura.
Qui da Eggers, dove ogni anno sono tante e diverse le geografie che si incrociano, ci fermiamo spesso a pensare alla casa che lasciamo e a quella che troviamo, così come i protagonisti di Journey Birds, ritratti come umani con volti da uccello mentre volano liberamente sopra la terra cercando un posto in cui nidificare.
È un cortometraggio che ha qualcosa di speciale: il vissuto in bianco e nero, traballante, un po’ sgranato, si accende nel colore della memoria. Il cibo è famiglia, infanzia, nostalgia. Le linee disegnate a mano pulsano e tremano, preziose e delicate come l’intimità. La tecnica sperimentata incanta e sorprende: dopo aver filmato con uno smartphone, Daphna ha scansionato e stampato tutto, disegnando poi su ogni frame.
Cliccate play e ascoltate: il canto degli uccelli, il tintinnio dei bicchieri in un caffè, la zuppa che bolle in pentola. Nelle vite di Abraham, Karen, Irina e Nona tutto sa di casa.